Le aziende, storicamente, hanno spesso privilegiato l’assunzione e la promozione di manager con
elevate competenze analitiche, trascurando le capacità sociali e relazionali essenziali per la
leadership.

Tuttavia, le attuali ricerche neuroscientifiche dimostrano che il successo gestionale dipende da un
equilibrio tra intelligenza cognitiva e intelligenza emotiva e sociale. Infatti, “quanto più un individuo
sarà in grado di “armonizzare” (o integrare) la sua parte emotiva con quella razionale tanto più sarà in grado di trovare un maggiore equilibrio con sé stesso e con gli altri”

Le aziende hanno sempre assunto e promosso generazioni di manager con robuste competenze analitiche e scarse capacità sociali…

Il Neuro Coaching offre alle diverse risorse aziendali un processo trasformativo che promuove lo sviluppo di comportamenti chiave, essenziali per ottenere risultati duraturi e favorire benessere e produttività di individui, team e organizzazione.

Condividere sapere e non sapere

managerialità e leadership adattiva
La capacità di riconoscere e ammettere le proprie lacune stimola l’attività della corteccia prefrontale e rinforza la fiducia reciproca attraverso il rilascio di ossitocina. Questo comportamento favorisce un apprendimento continuo e una cultura di squadra basata sulla crescita e sull’innovazione

Co-creare la mappa mentre si esplora

problem solving sistemico
In contesti di elevata incertezza, il cervello può essere stimolato ad attivare circuiti di esplorazione (rete esecutiva centrale) per generare soluzioni innovative. Il Neuro Coaching aiuta manager e leader a sperimentare nuovi approcci, rafforzando la capacità di risolvere problemi complessi
stimolando pensiero sistemico in sé e nel team

Generare significato attraverso la narrazione

storytelling neurale
La narrazione attiva i neuroni specchio e coinvolge aree cerebrali come l’ippocampo e la corteccia prefrontale, migliorando la memorizzazione e la partecipazione attiva. Manager e leader che comunicano attraverso storie, metafore, analogie, etc., favoriscono una comprensione più profonda e ispirano azioni allineate ai valori e alla vision delle persone e dell’organizzazione

Focalizzarsi sulle soluzioni

attivazione delle risorse cognitive
Il focus sulle soluzioni attiva circuiti di ricompensa (nucleo accumbens) e migliora la motivazione, riducendo la tendenza a soffermarsi sui problemi e a biasimare se stessi o gli altri. Manager e
leader orientano le energie mentali di individui e team verso obiettivi concreti e raggiungibili, definiti come stati raggiunti e monitorabili attraverso metriche e KPI (indicatori di successo)

Agire come coach

managerialità e leadership trasformativa
Creare un ambiente di evoluzione e crescita richiede l’attivazione della capacità di ascolto attivo, empatia e sostegno allo sviluppo. Il Neuro Coaching rinforza queste abilità attraverso la
modulazione dell’attività limbica e prefrontale, favorendo comportamenti che stimolano autonomia, responsabilità e miglioramento continuo

Prosperare in sistemi adattivi complessi

integrazione delle reti neurali
Il cervello umano è progettato per apprendere e innovare in ambienti complessi, sfruttando reti neurali che integrano ragione, emozioni, intuizione e istinto. Il Neuro Coaching aiuta a sviluppare il pensiero sistemico, potenziare flessibilità e resilienza, espandere la visione ai sistemi operativi e relazionali e ad accogliere la complessità come fattore di apprendimento continuo

Riconoscere e sfidare i propri bias

integrare pensieri veloci e lenti

I bias sono “errori sistematici del pensiero, che si verificano quando le persone elaborano e
interpretano le informazioni del mondo che li circonda e che influenzano le decisioni e i giudizi che prendono” (Tversky A., Kahneman D.). Riconoscerli e sfidarli avvia un processo intenzionale che
libera energie generative evitando condizionamenti culturali, automatismi e profezie che si autoavverano

Solo un approccio integrato basato sull’eclettismo sistemico, permette di massimizzare le proprie
capacità manageriali e di leadership attraverso una migliore connessione emotiva, una visione strategica più ampia, una gestione adattiva delle sfide, il riconoscimento dei propri bias e la capacità di sfidarli.